Un programma del Dipartimento scuola educazione con testi di Antonino Buttitta,Giuseppe Aiello e Salvatore D'Onofrio, luci e riprese di Giancarlo Sugamele, montaggio Emilio Lopez. Un programma curato e diretto da Franco Garzia. Organizzazione Luca Rotondo,tecnico audio Fausto Saglio, consulente musicale Carlo Scartocci, titolista Vittorio Ruffo,riprese in truka Claudio Soldati, ricerche Nara Bernardi,mixage Alfonso Bianchi.
A Salemi, in provincia di Trapani, è forte la devozione per San Giuseppe. In preparazione delle celebrazioni del 19 marzo le famiglie si riuniscono per realizzare i pani dei santi. Il DSE documenta,attraverso le testimonianze dei protagonisti, tutte le fasi della festa a cominciare dal lavoro minuzioso delle donne che realizzano con la pasta di pane fiori, angeli,frutti, animali, vere opere d'arte popolare. Davanti al forno si recitano antiche preghiere e rime a sfondo religioso. Con i piccoli pani (detti cuddureddi) si allestiscono ghirlande per una "cena popolare" che viene in parte offerta a tre bambini (che simboleggiano la Trinità) e in parte agli infermi e ai visitatori e agli ospiti. Il pane è simbolo di grazia. I tanti simboli utilizzati ricordano i valori del cristianesimo e il sacrificio di Cristo. Un'unico grande pane può racchiudere l'intera storia del Vecchio e Nuovo Testamento. L'antropologo D'Onofrio spiega i significati inespressi della festa, quelli più profondi, legati al ciclo produttivo e alle ansie che la vita in campagna, con tutte le sue incertezze,
produce nei contadini.